

Significato nel presepe:
Il bue e l'asinello sono due figure tradizionali e simboliche del presepe cristiano. Sebbene non siano menzionati nei Vangeli canonici, la loro presenza è profondamente radicata nella tradizione popolare e nella cultura cristiana, con significati simbolici ricchi e profondi.
1. Origine della presenza
La presenza del bue e dell'asinello nel presepe è stata ispirata principalmente da un passaggio del Libro di Isaia (1:3) nell'Antico Testamento, che recita:
"Il bue conosce il suo proprietario e l'asino la mangiatoia del suo padrone, ma Israele non conosce, il mio popolo non comprende."
Questo versetto è stato interpretato dalla tradizione cristiana come un'allusione alla nascita di Gesù, il Messia, non riconosciuto dal popolo ebraico, ma accolto dai più umili e dagli animali. Successivamente, nel Vangelo apocrifo di Pseudo-Matteo, si menziona esplicitamente che nel luogo della nascita di Gesù c'erano il bue e l'asinello.
2. Significato simbolico
- Bue: È simbolo di pazienza, docilità e del popolo ebraico, che attendeva il Messia. Rappresenta anche il sacrificio, dato che il bue era uno degli animali sacrificati nel Tempio di Gerusalemme.
- Asinello: Rappresenta l'umiltà, la laboriosità, ed è spesso collegato ai pagani o ai gentili. L'asino è anche simbolo del mondo non ebraico che accoglie Cristo. Inoltre, l'asinello ha accompagnato la Sacra Famiglia durante la fuga in Egitto.
3. Simbolo dell'accoglienza
Il bue e l'asinello simboleggiano l'accoglienza della nascita di Gesù, il Figlio di Dio, da parte del creato, anche da parte degli animali più umili e modesti. La loro presenza nella mangiatoia aggiunge un tono di calore e di semplicità al momento della nascita di Cristo.
4. Il ruolo nella teologia cristiana
Il bue e l'asinello, pur non essendo menzionati nei racconti evangelici ufficiali, assumono una grande importanza simbolica anche nella teologia cristiana. Vengono spesso interpretati come rappresentazioni della dualità umana e dell'intero mondo redento dalla venuta di Cristo. Il bue rappresenta coloro che conoscono Dio e seguono le sue leggi (il popolo ebraico), mentre l'asinello rappresenta i pagani o i non credenti, i quali però, grazie alla venuta di Gesù, saranno anch'essi chiamati alla salvezza.
Questa dualità mostra la missione universale di Cristo: egli viene per salvare sia il popolo eletto, cioè Israele, sia i pagani, che attraverso la sua nascita, vita e morte saranno anch'essi portati alla conoscenza della verità divina.
5. San Francesco e il Presepe di Greccio
Il ruolo del bue e dell'asinello nel presepe si consolidò ulteriormente grazie a San Francesco d'Assisi, che nel 1223, a Greccio, allestì il primo presepe vivente della storia. Francesco volle ricreare la scena della Natività per far rivivere in modo più concreto e tangibile il mistero della nascita di Gesù, coinvolgendo anche degli animali, tra cui il bue e l'asinello. Questo gesto sancì definitivamente la loro presenza nei presepi cristiani.
Per San Francesco, questi animali rappresentavano la semplicità e l'umiltà della venuta di Cristo. Il bue e l'asinello divennero quindi non solo un'aggiunta simbolica, ma anche un segno visibile della povertà e dell'umanità della nascita del Salvatore.
6. La rappresentazione nell'arte e nella cultura popolare
Nel corso dei secoli, il bue e l'asinello sono diventati figure iconiche della rappresentazione artistica della Natività. Dai dipinti medievali ai presepi moderni, questi due animali sono sempre presenti accanto alla Sacra Famiglia. La loro iconografia ha spesso assunto connotazioni locali: nei presepi italiani, ad esempio, i due animali sono a volte raffigurati con dettagli che riflettono la cultura e le tradizioni locali.
Nella cultura popolare, soprattutto in Italia, il presepe con il bue e l'asinello è un simbolo di unità familiare e di spiritualità semplice, rappresentando la casa e la famiglia come luoghi accoglienti dove si celebra la nascita del Signore.
7. Interpretazioni moderne
Nel contesto moderno, il bue e l'asinello nel presepe continuano a rappresentare i valori di umiltà, accoglienza e riscatto. In un mondo sempre più frenetico e complesso, queste figure ci ricordano che il messaggio del Natale riguarda l'attenzione verso gli ultimi, i più deboli e gli esclusi. Il presepe, con i suoi personaggi semplici e modesti, sottolinea l'importanza di riscoprire i valori essenziali della vita, come l'amore, la solidarietà e l'accoglienza.
Inoltre, alcuni vedono nel bue e nell'asinello una riflessione sull'importanza della natura e della creazione nel piano di salvezza di Dio, un tema che risuona particolarmente con le attuali preoccupazioni per l'ambiente e il rispetto del creato.
Come deve essere raffigurata o realizzata questa figura:
Nel presepe tradizionale, il bue e l'asinello hanno un ruolo simbolico e sono sempre raffigurati accanto alla mangiatoia dove è deposto il Bambino Gesù. Questi due animali non sono menzionati direttamente nei Vangeli, ma la loro presenza si è diffusa nella tradizione cristiana, anche grazie a testi apocrifi e alla simbologia che rappresentano.
Raffigurazione del bue e dell'asinello nel presepe:
- Dimensioni:
- Dovrebbero essere proporzionati alla scena generale del presepe. Gli animali non dovrebbero essere troppo grandi, per non sovrastare la figura del Bambino, ma nemmeno troppo piccoli. Devono essere visibili ma non dominanti.
- Materiali:
- Le figure del presepe possono essere realizzate in vari materiali, come ceramica, legno, terracotta o plastica. La scelta del materiale dipende dallo stile del presepe (classico, rustico, moderno).
- Aspetto:
- Il bue è spesso rappresentato come un animale robusto, dal manto marrone scuro o grigio, con corna corte.
- L'asinello ha un aspetto più snello, dal colore grigio o marrone chiaro. Entrambi gli animali devono avere un'espressione pacifica e accogliente.
Variante artistica:
Alcuni presepi moderni possono enfatizzare un tocco più stilizzato o artistico, rappresentando gli animali in modo meno realistico ma con una certa grazia o astrattismo, mantenendo comunque il loro ruolo tradizionale nella scena della Natività.
Dove collocarlo all'interno del presepe:
La loro posizione è simbolica: il bue e l'asino sono considerati rappresentanti dell'umiltà e della semplicità, e la loro presenza simboleggia la cura e il calore che offrono al neonato Gesù.
Ecco alcune linee guida su dove collocare bue e asinello:
- Vicino alla mangiatoia: Come detto, devono essere posizionati ai lati della mangiatoia. Di solito, il bue è posto a sinistra (guardando frontalmente la scena), mentre l'asinello a destra.
- Dietro la Sacra Famiglia: Solitamente si trovano dietro o leggermente ai lati di Maria e Giuseppe, in modo da non oscurare i protagonisti della scena ma allo stesso tempo essere ben visibili.
- In uno spazio riparato: Nella scena della Natività, si tende a collocarli sotto un tetto, una capanna o comunque in un ambiente che rappresenti il luogo semplice e umile in cui nacque Gesù, a simboleggiare protezione.
- Simbolismo religioso: La tradizione cristiana attribuisce loro un significato simbolico. Secondo alcune interpretazioni, il bue rappresenta il popolo ebraico e l’asinello i pagani, uniti insieme per riconoscere la venuta del Salvatore.